- 13/10/2014
- Economia e marketing
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I pannelli di legno rappresentano la principale materia prima per la costruzione di mobili, motivo di orgoglio dell’industria manifatturiera nazionale e simbolo di bellezza e design nel mondo.
L'industria nazionale del mobile oggi impiega 400.000 addetti e genera un fatturato di 27 miliardi di euro, operando nella consapevolezza che il legno è una risorsa tanto preziosa quanto scarsa, che va quindi valorizzata attraverso il suo riuso e riciclo fin quando possibile. La produzione italiana di pannelli rappresenta l’eccellenza mondiale anche nel riciclo del legno, riportando a nuova vita ogni anno oltre 3.000.000 di tonnellate di legno riciclato post consumo, senza alcun incentivo statale.
Oggi quantità sempre maggiori di questa importante risorsa vengono sottratte alla produzione di pannelli ed impiegate come combustibile per la produzione di energia elettrica incentivata, mettendo in grave difficoltà l’intero comparto del legno-arredo.
Rispettare l’uso sostenibile del legno, significa:
• Vantaggi ambientali: un recente studio scientifico attesta un impatto ambientale doppio della combustione rispetto al riciclo;
• Vantaggi sociali: per ogni tonnellata di legno riciclato si genera occupazione 10 volte maggiore rispetto alla combustione;
• Vantaggi economici per la collettività: bruciare legno, nel 2012, è costato 390 milioni di euro di incentivi statali. (fonte: Rapporto Statistico 2012, GSE)
I produttori italiani di pannelli di legno chiedono con forza al Governo che intraprenda una strategia che privilegi il riuso e il riciclo e incentivi la produzione di energia da combustione di biomasse solo nel caso in cui non possano essere impiegate nella filiera legno-arredo.
Questo in breve il Manifesto di Assopannelli presentato durante i Wood Action Days che si sono svolti dal 22 al 24 settembre presso il Parlamento Europeo con seminari e conferenze sul potenziale del settore legno nel rilancio della crescita in Europa, e sono poi proseguiti a livello nazionale con eventi specifici nei diversi Paesi aderenti a EPF, dal 29 settembre al 3 ottobre. Una vera mobilitazione generale delle industrie del legno a sostegno di un uso più responsabile della risorsa legno.
«La produzione italiana di pannelli rappresenta un’eccellenza mondiale anche nel riciclo del legno, riportando a nuova vita ogni anno oltre 3.000.000 di tonnellate di legno riciclato, senza alcun incentivo statale» ha sottolineato lo scorso 1° ottobre il presidente di Assopannelli, Paolo Fantoni, in presenza di Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, ed Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati.
«L'Italia è il primo importatore al mondo di pellet e legna da ardere, ma destina all'industria del legname solo il 20% della sua crescita boschiva. E per le imprese è sempre più difficile trovare legname. Non siamo aprioristicamente contro la realizzazione di centrali a biomasse sul territorio nazionale, ma giudichiamo negativamente la distorsione al mercato delle materie prime che nasce dal sussidio di contributi che alterano mercati storicamente ordinati dalle regole del libero scambio».
Anche la Commissione Europea ha suggerito a tutti i Paesi membri l’inserimento del principio dell’uso a cascata del legno, indirizzando gli usi energetici del legno al materiale solo nel caso in cui non sia più utilizzabile dall’industria. «Esprimiamo soddisfazione per l’attenzione dimostrata dal ministero dell’Ambiente – conclude Fantoni – e auspichiamo l’impostazione di una strategia di lungo periodo che consenta di sfruttare al meglio una risorsa pregiata come il legno, senza compromettere nessuno dei suoi possibili utilizzi».