- 18/12/2024
- Aziende: strategie e futuro
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Fare impresa rispettando l’ambiente attraverso l’eco-sostenibilità e l’etica del riciclo: così si può sintetizzare la mission del Gruppo Saviola, da oltre 60 leader nel settore della produzione e lavorazione del legno post-consumo per l’industria del mobile.
Grazie alla passione e all'intuizione del fondatore Mauro Saviola, che negli anni Novanta decise di recuperare e valorizzare il legno di scarto per dare nuova vita a quello che fino ad allora era visto solo come qualcosa da buttare, il Gruppo Saviola è oggi il primo produttore al mondo di pannelli realizzati al 100% con legno riciclato e riciclabile.
Stesso entusiasmo e visione è mantenuta oggi dal figlio Alessandro Saviola, presidente del Gruppo Saviola, che, rispondendo ad alcune nostre domande, ci illustra come prosegue l'attività di questa che giustamente viene definita, e riconosciuta a livello internazionale, Eco-Ethical Company.
Parliamo di innovazione: all'ultimo Sicam è stata la parola chiave emersa in tutti i comparti che fa comprendere il grande lavoro di ricerca da parte delle aziende del settore della subfornitura per sviluppare nuovi prodotti e studiare nuovi processi.
L’innovazione rappresenta un punto cardine della nostra attività: basti pensare che già 30 anni fa – in un periodo dove la sostenibilità non era ancora una priorità condivisa – mio padre Mauro ha inventato, primo al mondo, un sistema di raccolta e riciclo del legno che ha portato alla produzione del nostro prodotto core: il Pannello Ecologico®. Al Sicam il nostro prodotto 100% derivato da legno riciclato e totalmente riciclabile, è stato protagonista dell’esposizione, con soluzioni di design altamente qualitative e innovative. Questo anche grazie al lancio della nuova collezione Elementum Europe, una miscellanea di finiture e decorativi di ultima generazione pensata proprio per il mercato estero.
Dalla collezione Elementum Europe, il decorativo Leizu Azzurro DS4 che evoca la ricercatezza di un tessuto damascato
In termini di innovazione, come è indicato nella nostra mission aziendale, siamo sempre alla ricerca di materiali più sostenibili da utilizzare nel nostro processo produttivo per ridurre le emissioni generate dai nostri prodotti. Stiamo studiando metodologie che ci permettano di utilizzare i rifiuti dei nostri processi produttivi come materia prima per la realizzazione di nuovi prodotti. Stiamo migliorando ogni anno i nostri siti produttivi cercando di renderli il più possibile indipendenti dal punto di vista energetico con l’installazione di sistemi di produzione di energia rinnovabile. Nonostante il nostro Pannello Ecologico® sia già un prodotto d’eccellenza, siamo alla ricerca di miglioramenti incrementali che possano aumentare la prestazione. Cerchiamo sempre di dare una seconda vita, quando è possibile, alle risorse che vengono prodotte all’interno dei nostri plant e in ottemperanza anche alle normative, adattiamo la governance alle esigenze del mercato e alle differenti direttive nazionali ed europee.
Per un'azienda come la vostra anticipatrice di tematiche oggi fondamentali quali sostenibilità, riciclo ed economia circolare, quali sono gli elementi necessari perché un prodotto sostenibile abbia realmente tutti i requisiti?
In primis un prodotto per essere sostenibile deve differenziarsi dagli altri per il modo in cui viene realizzato e il nostro Pannello Ecologico® che salva 10mila alberi al giorno, rappresenta davvero una scelta sostenibile. La materia prima di un prodotto sostenibile dovrebbe essere ricavata da scarti di un altro processo produttivo oppure derivare dal riciclo di altri materiali. La catena di fornitura deve essere tracciata in modo tale da sapere qual è la provenienza dalla materia prima e di tutti i componenti del prodotto. Inoltre, durante il processo di produzione devono essere rispettate tutte le norme a tutela dei lavoratori in modo tale che il prodotto sia sostenibile anche dal punto di vista sociale. Un prodotto sostenibile deve avere alle proprie spalle anche un’azienda sostenibile che sia disposta ad effettuare investimenti in questa direzione. In questo senso il nostro prodotto rappresenta un modo nuovo per arredare in maniera sostenibile.
Pecan Naturale DR1, un disegno elegante che offre un’alternativa al rovere
Tema centrale del prossimo interzum 2025 sarà “Rethinking Resources: circular and biobased solutions” ovvero Ripensare le risorse: soluzioni circolari e biobased. Oggi quanto è importante questo cambiamento?
Come dicevo all’inizio, oltre al Pannello Ecologico®, la nostra azienda lavora sulla cresta dell’innovazione. Negli ultimi due anni, abbiamo creato Savionet, una nuova unità organizzativa che perfeziona e completa il nostro network di raccolta del legno post-consumo, materia prima per i nostri Pannelli, per garantire maggiore qualità della materia prima in ingresso. In questo modo ricicliamo ogni anno 1.5 milioni di tonnellate di legno post consumo ovvero 30 volte la dimensione del Colosseo. Oltre a ciò, grazie alla nostra divisione Sadepan, stiamo lavorando anche per rendere sempre più sostenibili le colle e le resine che servono per formare il nostro Pannello Ecologico®, in modo tale che sia un prodotto sempre più green.
Secondo la recente ricerca FurnCIRCLE di FederlegnoArredo il 44% delle aziende del settore ha implementato politiche di ecodesign e l'81% prevede di farlo entro il 2027. Certificazioni, formazione e economia circolare sono considerati gli asset strategici per il futuro.
Noi facciamo economia circolare da prima che si chiamasse così. Infatti, il nostro primo Pannello Ecologico® è stato realizzato nel 1992, quando la sostenibilità non era ancora un tema centrale. Per noi l’economia circolare non rappresenta un asset strategico, che oggi spinge sempre più consumatori verso una scelta sostenibile quando devono arredare la propria casa. Riteniamo fondamentali per lo sviluppo del nostro business anche la formazione dei nostri dipendenti e le certificazioni. Nei prossimi mesi lavoreremo con il nostro Comitato ESG interno per ottenere ulteriori certificazioni specifiche e qualificanti, su 14 nostri prodotti derivanti da tutte le nostre Business Unit. In tema di formazione invece investiamo perché crediamo che la crescita personale e lo sviluppo delle soft skills permettano ai nostri collaboratori di avere un vantaggio che possano sfruttare all’interno dell’ambiente di lavoro. Nel 2023 abbiamo investito per ogni dipendente circa il triplo rispetto alla media nazionale con un incremento delle ore di formazione del 100% rispetto al 2022.
La personalizzazione è un trend molto forte negli ultimi anni, presente non solo al Salone del Mobile di Milano e quindi con il prodotto finito, ma anche a Sicam. Un prodotto che si esprime attraverso finiture, texture, colori, prodotti custon made.
La personalizzazione è un processo che va ben oltre la semplice scelta di un colore o di un materiale. È un’evoluzione del concetto di prodotto, dove l’oggetto diventa un’espressione unica dello stile e delle esigenze individuali. Il custom made permette di creare prodotti innovativi e di alta qualità, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più esigente e alla ricerca di soluzioni personalizzate.
Sia al Salone del Mobile che al Sicam, la tendenza verso questa alta sartorialità è sempre più evidente, con prodotti che si adattano perfettamente alle esigenze e ai gusti di ogni cliente. Saviola ha un fortissimo orientamento alla personalizzazione, grazie ad un laboratorio creativo interno che ci permette di guidare le tendenze del momento. Parlare di customizzazione oggi, significa creare un valore aggiunto che arricchisce l’esperienza di acquisto e trasforma un semplice prodotto rendendolo unico ed “esclusivo”, consentendo quindi ai consumatori di creare ambienti unici e su misura.
Il decorativo Chalet Oak White P71 in una chiara tonalità nordica
Gli ultimi dati economici non sono certo entusiasmanti; da tutti i settori arrivano infatti segnali negativi o che indicano al massimo un “cauto ottimismo” per il futuro. Una vostra analisi del mercato e dei possibili scenari futuri.
Il nostro settore sta vivendo un momento non particolarmente brillante e si sta verificando, sia nel nostro Paese che a livello internazionale, un calo della domanda. Gli scenari possibili dipendono anche dalla situazione geopolitica, oltre che dal post-Covid. La guerra in Ucraina e la situazione di conflitto in Medio Oriente contribuiscono a creare incertezza. Inoltre, ricordiamo che nel periodo Covid si era verificata l’esplosione dei consumi della filiera del legno-arredo. La dinamica era chiara: non avendo possibilità di investire in attività ludiche, le persone hanno investito nel rinnovare gli arredi delle loro case. Certamente, per il 2025 non ci aspettiamo performance economiche espansive, ma non ci abbandoniamo al pessimismo anche considerando che abbiamo due leve fondamentali: qualità ed ecologia che rendono unico il nostro prodotto.
Alla luce dell'elezione di Trump come Presidente degli Stati Uniti, quali le ripercussioni economiche per la filiera legno-arredo?
Le conseguenze sono molto incerte così come tutta la situazione internazionale ad oggi, ma indipendentemente dall’esito delle elezioni americane il monito che mi sento di lanciare è all’Europa che deve essere sempre più capace di raccogliere e fare sintesi delle istanze che provengono dagli Stati Membri, prendere posizione con decisioni veloci ed efficaci. Il tempo che stiamo vivendo impone rapidità e lucidità nell’adattare la rotta ai vari contesti.