- 25/10/2017
- Associazioni di categoria
La norma UNI11674 “Mobili - Requisiti per la determinazione dell'origine italiana dei mobili” indica come una sedia, un tavolo o un armadio siano il frutto delle competenze, dell'attenzione alla qualità, al comfort e alla sicurezza, competenze tipiche delle migliori imprese italiane.
Per far sì che il contenuto di questa norma sia percepito però da chiunque, in tutto il mondo, in modo comprensibile, intuitivo e chiaro sarebbe necessario creare un marchio.
Catas e Cosmob, i due più importanti laboratori italiani di analisi, prove e certificazione per il legno arredo, hanno deciso di unire le forze e proporre un vero e proprio “marchio”, un'etichetta che, apposta su un arredo, ne certifichi in modo inconfutabile l’origine italiana e la qualità.
Il progetto è stato presentato alle imprese del settore a Pordenone, in occasione dell’ultima edizione di Sicam. Al tavolo erano presenti anche FederlegnoArredo, la federazione delle associazioni confindustriali della filiera legno-arredo e il Cluster Arredo Friuli-Venezia Giulia, polo di innovazione per il “Sistema Casa”.
Numerosi gli interventi e le domande che hanno fatto seguito alle relazioni di Andrea Giavon e Lorena Riul, rispettivamente direttore e responsabile certificazione di Catas, di Alessio Gnaccarini e Francesco Balducci, direttore e responsabile tecnico di Cosmob, di Marco Fossi, responsabile normazione di FederlegnoArredo, e di Carlo Piemonte, direttore Cluster Arredo Friuli-Venezia Giulia. Vivo l'interesse dimostrato dalle imprese di poter disporre di uno strumento in grado di testimoniare sia le caratteristiche prestazionali di un prodotto (qualità, funzionalità, sicurezza, affidabilità, sostenibilità) sia quei “valori indiretti” su cui si fonda il Made in Italy e che fanno parte integrante della nostra cultura.
Un percorso di certificazione semplice
“Creare un sistema di certificazione di origine italiana per l’arredo serio, strutturato, credibile e affidabile è un modo concreto per essere al fianco delle imprese virtuose, contribuendo a valorizzarne in modo oggettivo i loro prodotti nel mercato nazionale e internazionale – ha commentato Alessio Gnaccarini – attraverso un sistema semplice, efficace, frutto dell'enorme competenza che i due laboratori hanno maturato in decenni di impegno”.
Un know-how tecnico indubbiamente prezioso per “provare” in modo incontrovertibile i valori del “made in Italy” identificando prodotti e processi produttivi, verificandone in laboratorio la rispondenza ai requisiti delle normative tecniche di riferimento, oltre alla verifica della “provenienza italiana” di materiali e semilavorati come previsto dalla norma Uni 11674.
“Abbiamo voluto disegnare una soluzione semplice”, ha aggiunto Giavon. “Catas e Cosmob hanno costituito una segreteria comune per la gestione del “Marchio di origine italiana” e un percorso di certificazione di grande semplicità, che possa essere affrontato senza alcuna difficoltà non solo dalle grandi realtà dell’arredamento italiano, ma anche da piccole e medie imprese alla ricerca di nuove leve per competere nel mondo”.