Nel corso di una conferenza stampa online, svoltasi lo scorso 29 giugno, è stata presentata un'interessante ricerca su “Stili abitativi e approcci di acquisto 2020“. Lo studio, sponsorizzato da Federmobili Milano Lodi Monza e Brianza e realizzato da CSA Research e The Zen Agency, è la prima ricerca verticale che monitora l'andamento in Italia delle attitudini di acquisto e gli acquisti nel settore Arredamento e Design.
Obiettivo della ricerca è stato quello di identificare al meglio il contesto in cui i consumatori si sono trovati in questi ultimi mesi, prima e durante l'emergenza Covid-19 e il periodo di lockdown e analizzare i dati emersi per fornire validi spunti alle strategie di business delle aziende, dei rivenditori e dei brand produttori. L'osservazione, già avviata nell'autunno 2019, ha permesso di verificare come siano cambiati i comportamenti di acquisto degli italiani in questo periodo fino ad arrivare ad oggi, ad una nuova “normalità”.
Ripensare gli spazi interni della casa
I mesi di quarantena forzata hanno costretto molte persone a vivere la propria casa in maniera del tutto differente, cercando di adattare la propria quotidianità, legata soprattutto a studio e lavoro, in ambienti non pensati per quegli scopi. Anche lo smart working ha portato molte persone a studiare cambiamenti all'interno delle proprie abitazione per trovare soluzioni più funzionali a queste nuove esigenze.
La ricerca “Stili abitativi e approcci di acquisto 2020“ ha innanzitutto evidenziato come il 50,2% degli intervistati dichiari di volersi impegnare nei prossimi 12 mesi in qualche lavoro e intervento migliorativo in casa, anche in simultanea (+6,4% rispetto al 2019): tinteggiatura (40,4%), ristrutturazione integrale di uno o più locali (12,8%), impianti climatizzazione e riscaldamento (12%), interventi idraulici (10,9%), modifica parziale della casa (10,6% - porte, pavimenti, infissi).
Anche per quanto riguarda le intenzioni di acquisto dei consumatori per i diversi complementi d’arredo ed elettrodomestici si registra una crescita complessiva rispetto alla ricerca autunnale. Si nota un incremento più marcato per le diverse categorie: letti (+4,3%), tavoli e sedie (+3,7%), elettrodomestici (+3,6%), arredo da giardino e balconi (+3,2%), divani e poltrone (+3,2%).
Buon incremento anche per le librerie (+2,9%), i soprammobili (+2,9%) e i quadri/specchi (+2,8%), mentre le categorie che hanno visto il minor segno positivo sono armadi, guardaroba, scarpiere (+1,3%), credenze, madie, cassettoni (+1,1%), accessori per la tavola (+1,1%), impianti di climatizzazione, allarmi, domotica (+1%).
Acquisti effettuati negli ultimi 12 mesi
Dall’analisi degli ultimi 12 mesi si scopre che in generale la propensione di acquisto on line ha riguardato il 73,4% dei consumatori e che il 31,9% di questi ha acquistato oggetti d’arredo e per la casa, dato che risulta invariato rispetto alla rilevazione dello scorso autunno (32%). Questi consumatori sono soprattutto 35-44enni, residenti al Nord Ovest e al Sud.
In linea generale durante il lockdown gli acquisti dei consumatori online si sono orientati e spostati naturalmente verso le categorie più utili: salute e benessere (+5,2%), cibo e alimentari (+8,6%), bellezza e cosmesi (+4%).
Per quanto riguarda solo il settore design e arredamento un terzo degli intervistati dichiara di non sapere indicare quanto spende annualmente per la propria casa, un terzo invece dichiara una spesa media annuale fino a 500 euro, il 21% tra i 500 e i 1000 e il 12% tra i 1000 e i 1500. La propensione a spendere e la consapevolezza è maggiore tra chi acquista online.
Dalle risposte degli intervistati risulta che internet è utile, indipendentemente da una maggiore attitudine all’acquisto online, innanzitutto per confrontare i prezzi (22%) e poi per comprare a miglior prezzo (16%). Chi acquista online sottolinea anche l'utilità della rete per la verifica delle recensioni sui prodotti, mentre chi non acquista online utilizza la rete per individuare il punto vendita più vicino o più fornito.
La concezione della casa per gli italiani: 5 profili abitativi
Dai dati della ricerca “Stili abitativi e approcci di acquisto 2020“ emerge un panorama molto interessante su come gli italiani considerano la casa e quali siano gli aspetti predominanti a seconda del proprio contesto. Sono stati individuati 5 profili abitativi che raccontano la concezione della casa degli italiani: espressività, ostentazione, essenzialità, ospitalità e studio-lavoro. Per ciascun profilo si trovano interessanti informazioni sia a livello socio-demografico sia a livello di interessi e gusti, con la percentuale del grado di soddisfazione del proprio habitat. Le persone che si identificano nel profilo dell'espressività sono maggiormente soddisfatte del proprio ambiente casalingo (73,7%), mentre quelle legate a “studio-lavoro” lo sono molto meno (55,8%).
Rosanna Tozzo, presidente Federmobili Milano Lodi Monza e Brianza, che ha sponsorizzato l'iniziativa, ha dichiarato di voler offrire con questa ricerca un aiuto concreto agli associati e all'intero settore arredamento “per capire lo scenario in cui ci siamo trovati e agire di conseguenza rimanendo costantemente collegati alle esigenze reali dei nostri associati e dei consumatori”.
Soddisfatta Rossella Ceccattini, Direttore di ricerca di CSA Research, istituto di ricerca specializzato nella realizzazione di ricerche socio-economiche, ricerche di mercato e sondaggi d'opinione, che ha evidenziato come “Stili Abitativi e approcci di acquisto” possa rivelarsi uno strumento preliminare ed efficace per consentire agli operatori del settore di orientarsi con sempre più competenza e responsabilità al cliente, anticipandone esigenze e gusti.
“Oggi tutto ruota intorno ai consumatori. E il settore design e arredamento non è diverso dagli altri.” ha sottolineato Simone Ramaccini, Project Advisor dell’agenzia the ZEN agency. “In questo contesto, parlare di content strategy ed e-commerce non è più un tabù, soprattutto se si conoscono meglio i nostri interlocutori (buyer personas e personas)”.