Le superfici di arredo con gli aspetti cromatici, tattili e sensoriali dei materiali e delle finiture negli ultimi anni si stanno rivelando sempre più essenziali per essere vincenti sul mercato. Proprio in risposta alla crescente richiesta da parte delle aziende del settore di professionisti in grado di progettare e gestire gli aspetti percettivi e tecnici delle superfici, con particolare riferimento all’ambito degli interni e dell’arredo, nonché esperti di colori, materiali e finiture, POLI.design ha realizzato un Master, appena giunto alla conclusione del suo primo modulo, in collaborazione con Assopannelli e la partecipazione attiva delle aziende partner.
Tirocini e un nuovo Master
Ideato un anno fa, il Master in "Sensorial Surface Design, Color, Material and Finish design for interiors and furniture", un percorso formativo multi-disciplinare di alto livello, ha avuto ottimi riscontri tanto che sarà riproposto in una seconda edizione.
E' quanto emerso in occasione dell’assemblea annuale di Assopannelli di FederlegnoArredo, che si è tenuta proprio presso il POLI.design. Il presidente di Assopannelli, Paolo Fantoni, ha infatti commentato: “Siamo molto soddisfatti dei primi risultati di questo progetto pilota, sperimentale e innovativo, portato avanti tramite il Coordinatore di Gruppo, Luciano Caspani, che non si conclude qui: verranno attivati anche dei tirocini presso alcune aziende partecipanti, e stiamo già lavorando a una riedizione, cercando da un lato di attirare aziende interessate ad ampliare il know how e dall’altro attraendo sempre più figure professionali in grado di progettare nell’ambito CMF design in modo competitivo. Del resto il settore si sta evolvendo anche all’estero e soprattutto nel campo delle superfici di arredo che stanno acquisendo quote nei paesi extra-europei, sia in quelli emergenti sia in destinazioni tradizionalmente strategiche per l’arredo come gli Stati Uniti”.
Sistema Semilavorati per Arredi: meglio l'export
L’assemblea annuale di Assopannelli è stata anche l'occasione per fornire i dati del settore.
Il Sistema Semilavorati per Arredi, con un fatturato alla produzione di oltre 6 miliardi di euro, alimenta, con i suoi prodotti, i comparti a valle dell’arredo, non solo nazionali ma anche all’estero dove la qualità delle finiture della componentistica italiana è sempre molto apprezzata.
Le esportazioni assorbono infatti il 46% del totale, per un valore pari a 2,8 miliardi di euro (+12,3% sul 2021). Primo mercato di destinazione è il Regno Unito (+11,4%) mentre gli Stati Uniti (+28%) rappresentano il primo mercato extra UE.
La produzione per il mercato nazionale, destinata per lo più all’industria del mobile, assorbe la restante metà con una crescita del 5,9% rispetto al 2021. Per quanto riguarda il 2023, il Monitor del Centro Studi FederlegnoArredo, realizzato su un campione rappresentativo di aziende, indica nel primo trimestre una flessione delle vendite totali in valore del 10,8% con un calo più marcato sul mercato interno (-15,2%) rispetto ai mercati esteri (-8,2%).
Sistema Pannelli: si stima una flessione per il 2023
I dati relativi al Sistema Pannelli indicano che questo ha subito sì un forte rallentamento della produzione nell’ultima parte dell’anno, ma nonostante le criticità, legate all’impennata dei costi di gas ed energia elettrica, ha dimostrato resistenza e capacità di adattamento, chiudendo il 2022 con un fatturato alla produzione in valore superiore ai 3 miliardi di euro.
La produzione per il mercato nazionale, che rappresenta il 63% del totale ed è destinata principalmente alle aziende dell’arredo, ha chiuso a +24,3%. In aumento le esportazioni (+27,6%) che nel 2022 superano il miliardo di euro; a trainare i mercati esteri la Germania (22% dell’export totale) e la Francia, seguite da Stati Uniti e Paesi Bassi.
Il Monitor del Centro Studi FederlegnoArredo indica invece per il periodo gennaio-marzo 2023 un andamento complessivo negativo (-13,7%) rispetto al 2022, soprattutto per quanto concerne le vendite in Italia (-18,4%), mentre le vendite all’estero, che impattano per il 26% del totale, registrano un +3,2%. Le imprese stimano una flessione per il 2023: le vendite totali chiuderanno a -11%, con un andamento negativo più marcato per l’Italia (-13,6%) rispetto alle vendite all’estero (-2,1%). Le preoccupazioni degli imprenditori sono ancora legate ai costi energetici.
“L’Italia soffre di un costo dell’energia che tocca i 110 euro al megawatt, contro i 61 dei nostri colleghi in Germania e i 42 in Francia, ponendoci in un chiaro stato di asimmetria competitiva” spiega Fantoni. “l’industria italiana del mobile esporta in tutto il mondo e una perdita di competitività della filiera del pannello significherebbe una perdita delle posizioni di mercato a livello mondiale”.