Catas e l'istituto Fraunhofer WKI di Braunschweig hanno presentato all'European Wood-based panel Symposium di Amburgo una relazione sui nuovi limiti in tema di formaldeide.

La partecipazione di Catas al Symposium conferma il suo ruolo, ormai riconosciuto a livello internazionale, quale centro di eccellenza nel settore legno-arredo.

Sandro Ciroi, referente del laboratorio per le tematiche legate alla emissione di formaldeide, è stato invitato, in qualità di relatore, a illustrare ai circa 400 tecnici, operatori, scienziati e imprenditori arrivati da tutto il mondo lo stato dell’arte sui nuovi limiti previsti dai regolamenti europei in termini di emissione di formaldeide.

Gli attesi sviluppi normativi

La relazione, realizzata e presentata a quattro mani da Sandro Ciroi con Bettina Meyer, del Fraunhofer WKI di Braunschweig, ha ripercorso l’evoluzione delle norme in materia, e, soprattutto, ha puntato i riflettori sugli attesi sviluppi normativi che entreranno in vigore dall’agosto 2026 e che ridurranno della metà le emissioni “ammesse” rispetto al limite attuale, portandole a 0,05 ppm (parti per milione) o 0,062 milligrammi al metro cubo. Un regolamento europeo che non riguarderà solo i pannelli a base legno, ma che progressivamente coinvolgerà ogni altro prodotto che emetta questa sostanza.

Elaborazione di una carta comune

I due relatori hanno segnalato che a oggi l’Agenzia europea per le sostanze chimiche non ha ancora pubblicato la revisione delle linee guida per la misurazione del rilascio di formaldeide, prevista per lo scorso ottobre, documento essenziale perchè i laboratori di prova possano correttamente verificare l’osservanza delle nuove disposizioni. 

In attesa di questo indispensabile documento Sandro Ciroi e Bettina Meyer hanno parlato del percorso che ha portato alla nuova revisione del “capitolo formaldeide” contenuto nel regolamento europeo REACH  (Registration, evaluation, authorisation and restrictions of chemicals), il registro di tutte le sostanze chimiche utilizzate nel continente al quale possono essere associate delle limitazioni, e di quali articoli, beni e prodotti siano coinvolti o esclusi. 

I due relatori hanno poi ricordato l’esistenza di un gruppo di lavoro volontario formato dai più importanti laboratori europei del settore legno-arredo, impegnati a elaborare una “carta comune” grazie alla quale sarà possibile definire tutte le specifiche tecniche non presenti nel regolamento, così da poter armonizzare le attività di prova nei diversi Paesi, a vantaggio delle imprese che utilizzano pannelli a base legno che potranno così confrontarsi con uno scenario certo.

A conclusione della relazione Bettina Meyer e Sandro Ciroi hanno infine provato a immaginare, sulla base dei loro studi e delle loro competenze, quale potrebbe essere in futuro il dettato delle norme a salvaguardia della tutela dei consumatori in merito al contenuto di formaldeide dei prodotti.