- 28/08/2020
- Fiere
Primo e unico appuntamento fieristico del settore “in tempi di coronavirus”, l'edizione 2020 di Cifm/interzum guangzhou, fiera dedicata alle tecnologie e alle forniture per l’industria del legno e del mobile, ha vinto la sua sfida.
I risultati ottenuti hanno infatti dimostrato come non solo, con gli opportuni accorgimenti, una fiera si possa svolgere mantenendo standard di sicurezza elevati, ma anche come il mercato mondiale senta la necessità di appuntamenti fieristici dove confrontarsi di persona.
Svoltasi dal 27 al 30 luglio al Pazhou Complex, in contemporanea con CIFF-China International Furniture Fair, Cifm/interzum guangzhou ha visto la presenza di 800 espositori da 16 Paesi e di 100mila visitatori. I numeri non possono essere certamente confrontati con le passate edizioni (ricordiamo i dati dello scorso anno: 1.459 gli espositori, di cui 340 stranieri, 89.858 visitatori da 107 Paesi e regioni della Cina), ma servono a dare un segnale positivo in questo momento di incertezza globale e a decretare il successo della manifestazione superiore alle aspettative.
Solo tre le aziende italiane presenti in fiera, ovvero Paolino Bacci, (macchine), Italiana Ferramenta (forniture) e Ica (vernici), ma non sono mancati altri operatori internazionali, provenienti soprattutto da Paesi europei, che hanno voluto cogliere l’occasione di esporre in Cina.
Una fiera sicura, da vivere in modo positivo e proficuo
Il mercato cinese rimane uno dei più importanti a livello mondiale. Si è potuta verificare un'intensa domanda dimostrata dal record di ingressi registrato nella terza giornata della fiera di Guangzhou, con dati addirittura migliori di quelli registrati nella stessa giornata della precedente edizione. Anche questa è stata la riprova che le ferree misure adottate per garantire la sicurezza sanitaria di espositori e visitatori hanno convinto gli operatori che la fiera fosse visitabile in tutta tranquillità.
“È stata indubbiamente una fiera intensa, tenutasi in un periodo decisamente particolare” ha commentato Thomas Rosolia, ceo di Koelnmesse Italia. “Con il passare delle ore l’afflusso dei visitatori è andato crescendo. Ciò dimostra che, mantenendo alti i livelli di protezione individuale e verificando la forte, costante attenzione da parte di tutto il personale, le fiere possono essere vissute in modo positivo e proficuo”.
“Il pacchetto di misure per la sicurezza degli operatori #B-safe, una lunga lista di interventi e di prescrizioni, ha funzionato e Koelnmesse ha dimostrato come sia possibile garantire che un appuntamento fieristico si svolga con la necessaria tranquillità. Una modalità, ne sono certo, che convincerà un crescente numero di imprese italiane ad essere con noi anche in questi tempi che restano comunque complessi e preoccupanti”, ha concluso Rosolia.
Un'intensa attività digitale ha affiancato la fiera
Particolarmente attiva è stata anche l'attività sul versante digitale che ha portato a una sorta di “fiera parallela” e che ha riempito di nuovi contenuti e di diverse modalità di contatto la manifestazione, rendendo estremamente comodo e semplice “essere in fiera” pur restando a casa o nel proprio ufficio.
Per quei clienti internazionali che non erano in grado di recarsi in Cina a causa delle restrizioni di viaggio, interzum guangzhou ha infatti offerto 'Offline2Online Live Business Matching' che ha permesso loro di incontrare virtualmente gli espositori per stabilire rapporti commerciali e conoscere nuovi prodotti.