- 12/06/2024
- Economia e marketing
Il 2024 si apre con segno meno per la filiera legno-arredo. Secondo gli Infodata elaborati su dati Istat dal Centro Studi di FederlegnoArredo infatti nel periodo gennaio-febbraio 2024 la filiera legno-arredo ha segnato un calo delle esportazioni pari al 1,3% rispetto agli stessi mesi del 2023, confermando il trend negativo registrato anche a gennaio.
Il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, ha commentato questi dati sottolineando come “per un settore votato all’export come il nostro non si tratta di un dato incoraggiante ma, allo stesso tempo, contestualizzato in una congiuntura economica negativa e in un quadro geopolitico altamente instabile, è corretto dire che sarebbe stato improbabile aspettarsi numeri diversi. È anzi più corretto interpretare il dato come elemento di tenuta e di assestamento del settore, alla luce del contesto generale”.
Nota positiva, la ripresa del mercato statunitense
Gli Infodata di FederlegnoArredo evidenziano infatti come continuino a pesare sul dato finale, le performance negative di due Paesi fondamentali per le esportazioni dei prodotti della nostra
filiera: Francia che segna -4% (519 milioni) e Germania addirittura a -8,1%.
“Unica nota positiva che al momento lascia un po’ di respiro al nostro Made in Italy è la ripresa del mercato statunitense che - anticipa Feltrin - performa un +11,9%. Nella top 5 ancora segno negativo anche per il Regno Unito (-10,8%) mentre la Spagna può dirsi stabile a +0,8%”.
Mobili in calo a marzo
Gli elementi più negativi arrivano però dai dati sul Commercio estero di Istat: i mobili (marzo 2024 su marzo 2023) toccano -13,8%, mentre nei due mesi precedenti la situazione risultava ancora stabile (-0,7%). A conferma di questo, la produzione industriale a marzo torna a calare (-7,3%) come a gennaio (-7,1%) dopo un febbraio che aveva invece registrato lo stesso dato del ’23, arrivando così a un dato cumulato del primo trimestre pari a -4,9% per il mobile. Sul fronte legno il calo della produzione di marzo è a -2,9%, che porta al cumulato del primo trimestre a -3,3%.
Ottimismo per la seconda metà del 2024
“La nostra sensazione – conclude Feltrin – è che proprio marzo rappresenti il punto più basso della discesa della curva, a cui seguiranno alcuni mesi di stabilizzazione che anticiperanno il rialzo della seconda metà del 2024 in cui crediamo torni il sereno”.
Questa ipotesi troverebbe riscontro nei dati sul clima di fiducia: le aziende del mobile, per i prossimi tre mesi (maggio-luglio), prevedono una situazione di stabilità, ma le attese sugli ordini raggiungono un saldo positivo (+5%) che, affiancato alle attese sulla produzione stazionarie, fanno intravedere un secondo trimestre almeno stabile per il mobile, che potrebbe preannunciare una fase di risalita nel secondo semestre ’24.
Più critica rimarrebbe la situazione per il legno con giudizi sugli ordini ad aprile in peggioramento, ma anche qui, le attese espresse per i prossimi mesi hanno un saldo positivo (+7%).