- 15/12/2023
- Economia e marketing
I dati per la filiera legno-arredo nel terzo trimestre 2023 indicano un segno negativo: -7,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre l’export, che pesa per il 41%, si attesta a -7,5% e il mercato interno a -8,1%. Questa la rilevazione Monitor Legno-Arredo realizzata dal Centro Studi FederlegnoArredo su un campione rappresentativo di aziende che pesano in termini di fatturato il 18%, pari a circa 10 miliardi sui 56,5 totali.
“Che anche il terzo trimestre sarebbe stato negativo sia per la filiera legno-arredo che per i due macrosistemi lo avevamo già messo in conto e annunciato da tempo, e adesso i dati del nostro Monitor lo confermano”: è quanto afferma Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.
Macrosistema arredamento: tiene il mercato italiano
Dai dati per la filiera non si registrano variazioni consistenti tra Italia ed estero, mentre per i due macrosistemi le differenze sono nette. Il macrosistema arredamento indica una contrazione delle vendite pari al -3,3%, ma tiene il mercato italiano con un +0,3%, mentre c’è un’importante flessione dell’export (6,4%), che pesa per oltre il 51%.
Il macrosistema legno registra invece una flessione media del 14,5%, con un trend negativo più accentuato sul mercato interno -15,6% e, seppure a doppia cifra, più contenuto per l'export, che pesa per il 27%, a -11,4%.
Un anno complicato per la filiera legno-arredo
La filiera del legno-arredo si avvia quindi a chiudere un anno complicato che, sempre secondo il Monitor di FederlegnoArredo, si prevede si attesti a un -7% complessivo, con l’export a -7,2% e il mercato interno a -6,8%. Anche in questo caso più contenuta dovrebbe essere la flessione del macrosistema arredamento (-3,7%) con un peggioramento limitato sul mercato interno (-0,9%) mentre il mercato estero risulta a -6%.
Per il macrosistema legno, l'anno 2023 invece potrebbe chiudersi con un -11,5% complessivo (-11.6% Italia e -11,1 l'export).
Per il 2024 segnali di ripresa
Con la fine del 2023 può dirsi quindi concluso un periodo eccezionale per il settore, che lo ha visto a lungo protagonista di una stagione al di sopra di ogni aspettativa, con numeri difficilmente ripetibili.
“Adesso ci aspetta un periodo di assestamento e normalizzazione che va comunque calato in un contesto internazionale instabile, nemico del business e dei mercati”. - spiega ancora Feltrin - “Ma dal nostro Monitor si intravede uno spiraglio di positività, con un 2024 che potrebbe riportare la filiera al segno positivo con un +2%, l’Italia a -0,7% e l’export che torna a crescere del 6,8%. Una boccata d’ossigeno che mitiga le difficoltà del ’23 con i mercati tradizionali – a partire dalla Germania e dagli Stati Uniti - in grande difficoltà, cui si aggiungono ovviamente le zone di guerra e la Cina. In controtendenza il Medio Oriente, in primis l’Arabia Saudita, confermato dal +4,6% dell’MSA nel gennaio-agosto, ma anche gli Emirati Arabi Uniti e l’India. Per il macrosistema arredamento si pensa a un +5% complessivo, con un andamento migliore per l'estero (+7,5%) rispetto all'Italia, comunque positiva a +3,2%”.