- 11/12/2017
- Economia e marketing
Si è tenuto, come di consueto, a Milano a fine novembre il Seminario di Previsione CSIL 2018, che festeggiava quest'anno la sua 35esima edizione. Due i Rapporti presentati: il World Furniture Outlook 2018, che contiene dati analitici sull’industria del mobile e previsioni sulla crescita della domanda di mobili nel 2018-2019 in 100 paesi e il Rapporto di Previsione sul Settore del Mobile in Italia 2018-2020 che fornisce un quadro aggiornato e dettagliato delle prospettive dell’industria e del mercato italiano dell’arredamento.
Il quadro macroeconomico nel triennio 2018-2020
La situazione dell’economia mondiale è stata illustrata da Stefania Tomasini di Prometeia che ha evidenziato come nel 2017 questa si sia rafforzata: il prodotto interno lordo mondiale infatti sta aumentando del 3,5% grazie a un andamento più vivace sia delle economie industrializzate (UEM in particolare) che dei Paesi emergenti rispetto all’anno precedente. Nel triennio di previsione questo trend sarà confermato, con i paesi emergenti che continueranno a registrare tassi di crescita superiori al 4%, mentre i paesi industrializzati si manterranno in media sotto il 2%.
Il commercio mondiale di manufatti nel 2017 ha ripreso vigore e si stima che chiuderà l’anno con un +5% in termini reali. Nel 2018 la crescita rimarrà superiore al 4%, mentre nel restante periodo i tassi scenderanno di poco sotto tale soglia anche in seguito alla minore crescita della Cina e nel 2020 degli Stati Uniti.
L’economia italiana
Per quanto riguarda l’economia italiana i dati del terzo trimestre confermano la solidità della ripresa con una crescita acquisita per il PIL pari all’1,5% nel 2017. Le previsioni per il PIL confermano questa crescita anche nei prossimi anni grazie al sostegno della domanda interna. L’economia italiana è prevista, infatti, crescere dell’1,2% nel 2018 e dello 0,9% nel 2019 . Nel 2018-2020 si prospetta una crescita della spesa delle famiglie italiane, anche se a livelli inferiori a quella del 2016-2017. Il potere d’acquisto delle famiglie risentirà della ripresa dell’inflazione con il reddito disponibile in termini reali che vedrà scendere il tasso di crescita sotto l’1% negli ultimi anni del periodo di previsione.
Le esportazioni italiane stanno godendo dei benefici dell’aumento della domanda potenziale rivolta ai prodotti italiani, ma la crescita delle esportazioni è accompagnata da un incremento delle importazioni di maggiore entità generato dalla ripresa della domanda interna con conseguente riduzione del saldo commerciale. Nell’orizzonte di previsione il divario tra i tassi di crescita di import ed export andrà diminuendo e il contributo delle esportazioni nette alla crescita del PIL da negativo diverrà nullo.
Il mercato mondiale del mobile
Il consumo mondiale di mobili valutato a prezzi di produzione, escluso cioè il markup per la distribuzione, è di circa 425 miliardi di dollari, in aumento sul 2016, ed è prevista una crescita del 3,5% per il 2018. L’area prevista con crescita più sostenuta è l’Asia e Pacifico. Per il commercio estero di mobili le previsioni per il 2018 sono di una crescita del 4% in dollari correnti dell’importo degli scambi internazionali.
Attualmente i principali paesi importatori di mobili sono Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Francia. Le esportazioni di mobili della Cina, che è il primo esportatore al mondo, erano più che raddoppiate tra il 2009 e il 2015. Attualmente sono di circa 50 miliardi di dollari all’anno e nel corso degli ultimi anni sono cresciute seppure a tassi moderati.
Il settore del mobile in Italia nel 2017-2020
Quest'anno il mercato dell'arredamento interno sta consolidando la sua crescita riportando un +1,3% in termini reali, grazie anche alla conferma del bonus mobili e a un clima di fiducia in netto rialzo.
Il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto dell’1,2% in termini reali con un’inflazione settoriale pressoché inesistente e una spesa delle famiglie nuovamente in aumento dell’1,5%. I prodotti italiani continuano a soddisfare la maggior parte degli acquisti di mobili in Italia, ma ancora una volta i mobili importati, pur rappresentando solo il 23% dei consumi totali, registrano performance migliori (+3,6% in termini reali).
Per quanto riguarda le esportazioni, i dati preliminari sull’andamento delle esportazioni di mobili nei primi sette mesi del 2017, consentono di stimare un aumento della crescita delle esportazioni nel 2017 intorno al 2% in termini reali. Le vendite sui mercati extra europei stanno registrando crescite quasi doppie rispetto a quelle sui mercati dell’Unione Europea grazie soprattutto alle buone performance sul mercato americano e cinese. Resta ancora debole la domanda dalla Russia e dai paesi Medio Orientali. La produzione del settore è stimata quindi chiudere l’anno con un aumento pari all’1,4%.
Le previsioni per il 2018 vedono ancora un anno di crescita moderata per il settore, nel quale una domanda potenziale estera in lieve miglioramento sosterrà nuovamente le esportazioni italiane; sul mercato interno permarranno ancora elementi trainanti dei consumi ma non tali da consentire una crescita superiore a quella del 2017. La crescita del reddito disponibile delle famiglie rimarrà positiva ma inizierà a risentire del rallentamento dell’occupazione. Sui mercati esteri, il previsto apprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro non sarà tale da compromettere l’andamento delle vendite di mobili, che saranno sostenute dalla domanda proveniente dai paesi dell’Unione Europea e dagli Stati Uniti; segnali positivi arriveranno anche dalla domanda russa e cinese. Nel 2018 ci si attende dunque una crescita delle esportazioni di poco inferiore al 3% a prezzi costanti. Sostenuta sia dalle vendite sul mercato interno che sui mercati esteri, il valore della produzione in termini reali aumenterà di quasi il 2%.
Per il biennio successivo (2019-2020), è previsto un rallentamento generale dell’economia, in Italia e nel mondo, che si rifletterà anche sul settore dell’arredamento. Per il settore del mobile questo scenario porterà a una decelerazione del tasso di crescita del mercato interno e anche le esportazioni verso la fine del periodo di previsione inizieranno a rallentare il ritmo di crescita, che comunque si manterrà in media intorno al 2,5%.
Maggiori informazioni sul contenuto dei rapporti sono disponibili sul sito www.csilmilano.it