Secondo dati Csil, la produzione mondiale di mobili nel 2020 ammontava a circa 420 miliardi di dollari, in calo di quasi il 10% rispetto al 2019, calo che si è rivelato però inferiore al previsto. Rispetto a questo dato, le 200 aziende leader mondiali nella produzione di mobili hanno registrato una riduzione contenuta delle vendite, grazie a significative capacità finanziarie che hanno consentito loro di riallineare rapidamente le strategie aziendali implementando nuovi canali di vendita, come l'e-commerce, o riposizionando parzialmente la supply chain.
Questi dati emergono dalla nuova edizione del Rapporto Csil “Top 200 furniture manufacturers worldwide”, edito in lingua inglese e disponibile ora per l'acquisto online.
Le 200 aziende leader mondiali nella produzione di mobili
Il Rapporto, giunto all'undicesima edizione, è il risultato di un ampio lavoro di Csil che ha operato un'accurata e completa selezione delle 200 aziende di arredamento leader a livello globale, che mostrano un'elevata rappresentatività in termini di valore di produzione e copertura geografica.
Obiettivo del Rapporto Csil è quello di fornire un'analisi comparativa e i profili dettagliati dei principali produttori mondiali di mobili, con informazioni quali performance finanziaria, strategie di vendita e di produzione, attività e portafoglio di prodotti, informazioni di contatto generali.
Le aziende di arredamento selezionate operano nei seguenti segmenti: mobili per ufficio, mobili per la cucina, mobili imbottiti e altri mobili per la casa (es. mobili da pranzo / soggiorno, camere da letto, bagno, mobili da esterno, ecc.).
Il settore dell'arredamento mondiale
Lo studio è introdotto da uno scenario sul settore del mobile a livello mondiale in cui operano i principali produttori di mobili, con le tendenze del consumo di mobili, il commercio internazionale, l'evoluzione della produzione mondiale di mobili per aree geografiche per l'arco temporale 2015-2020.
Nel corso del 2020 il settore dell'arredamento mondiale è stato inevitabilmente colpito dal dilagare della pandemia, che ha costretto oltre 100 Paesi in tutto il mondo a istituire un blocco totale o parziale in diversi periodi dell'anno, colpendo miliardi di persone. La pandemia ha causato contemporaneamente uno shock della domanda e uno shock dell'offerta con un impatto sulla produzione e il consumo di mobili.
Le 200 aziende di arredamento selezionate nel Rapporto Csil hanno un fatturato complessivo di circa 160 miliardi di dollari, di cui circa 100 miliardi relativi all'industria del mobile, dato che rappresenta il 22% della produzione mondiale del settore e, quanto alla copertura geografica, complessivamente hanno sede in oltre 30 paesi. Queste aziende hanno registrato nel 2020 un calo delle vendite contenuto grazie alle loro capacità finanziarie.