- 09/02/2024
- Economia, News e Fiere
“Catas continua il proprio percorso di successo”: è quanto afferma con soddisfazione la Presidente Lucia Cristina Piu commentando i risultati 2023 della più importante realtà europea per le prove nel settore legno-arredo.
“Il 2023 si è concluso con ottimi risultati – spiega la Presidente di Catas, al suo secondo mandato - sia per il numero delle prove eseguite per clienti di tutto il mondo, oltre 50mila, che dal punto di vista economico-finanziario, con un fatturato in ulteriore crescita rispetto a 7 milioni di euro del 2022. Gli utili vengono sempre re-investiti nelle attrezzature e nei laboratori garantendo la solidità e il continuo aggiornamento tecnico di una realtà che oggi occupa una sessantina di persone. Un team estremamente competente e affiatato che è da sempre il più importante capitale di Catas, grazie al quale nella sua lunga storia ha saputo accompagnare le aziende del settore, diventando un punto di riferimento a livello mondiale”.
Catas, una prospettiva internazionale
Negli ultimi dodici mesi Catas non ha solo consolidato ulteriormente le proprie posizioni in Italia, grazie anche alla sede di Lissone (Monza Brianza) e al Catas Point di Pesaro, ma ha investito in una presenza ancora più significativa a livello internazionale.
L'eccellenza di Catas, riconosciuta anche a livello internazionale, potrebbe permetterle di entrare in altri campi, dimostrando le proprie capacità non solo quindi nel settore del legno e dei suoi derivati, ma anche nella meccanica, nelle industrie legate alla plastica o ai materiali compositi che potrebbero essere un nuovo punto di partenza per un cammino di sviluppo a livello nazionale e internazionale.
“La prospettiva di Catas è sempre stata internazionale – commenta Lucia Cristina Piu – e nel 2023 questa vocazione è stata sottolineata dalla prima partecipazione a un importante evento fieristico internazionale che ci ha permesso di incontrare molti operatori da tutto il mondo. Per noi un valore assoluto non solo in termini di acquisizione di nuovi clienti e di consolidamento delle relazioni con importanti realtà di altri Paesi, che a oggi rappresentano circa il 30 per cento dei nostri clienti, ma in quanto importanti occasioni di confronto, di verifica, di raccolta di informazioni e conoscenza su nuovi processi e materiali che diventano poi patrimonio non solo del laboratorio, ma anche di tutte le aziende con cui collaboriamo”.
Catas Academy: un patrimonio di competenze da trasmettere
Catas continua a presidiare anche il segmento dell’offerta formativa. La Presidente spiega che “Catas Academy si fonda su un patrimonio di competenze che è imperativo trasmettere in mercati nei quali i prodotti devono misurarsi con norme sempre più stringenti, imponendo limiti sempre più severi sul fronte della qualità, della sostenibilità e della sicurezza. Un principio che è alla base anche delle nostre relazioni con il mondo dell’istruzione, dagli istituti tecnici alle università, sia sul territorio (Università di Trieste e Udine), che in ambito nazionale, dal Politecnico di Milano all'Università di Firenze”.
Un altro progetto importante riguarda la sostenibilità: Catas sta lavorando infatti alla redazione del proprio “Bilancio di sostenibilità”, un'attenzione all’ambiente, al territorio, a un consumo consapevole che si sta concretizzando anche attraverso la creazione della prima Comunità energetica regionale.
Progetti importanti per scelte importanti
Tra gli obiettivi per il 2024 c'è anche il diffondere la necessità di misurare l’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio attraverso il protocollo LCA-Life Cycle Assessment, in previsione del fatto che, nel 2027, ogni bene o prodotto dovrà recare un vero e proprio “passaporto ambientale” che ne certifichi la “bontà” sul fronte dell’impiego delle risorse.
Progetti importanti, che richiedono scelte importanti, non ultima la necessità di nuovi spazi della sede di San Giovanni al Natisone: “Stiamo lavorando a una ipotesi di ampliamento, - conclude la Presidente - nuovi spazi preziosi per la crescita del laboratorio e che saranno a servizio di tutti, anche delle realtà formative e professionalizzanti che possono avere bisogno di laboratori dove completare percorsi di formazione, magari potendo disporre di un parco macchine adeguato all’attuale stato dell’arte della tecnologia”.