- 03/02/2025
- Economia, News e Fiere
Creare percorsi di formazione continua e colmare il divario tra le competenze richieste dalle imprese del settore legno-arredo e la disponibilità di lavoratori qualificati: è questo l'obiettivo del Patto Territoriale per le Competenze e per l’Occupazione nella Manifattura del Mobile e dell’Arredo, siglato da FederlegnoArredo, finanziato da Regione Lombardia e promosso dalla Provincia di Monza e della Brianza. Questo progetto pilota, concentrato sul territorio della Brianza, svilupperà percorsi formativi brevi dedicati a utenti fragili, tra cui migranti, disoccupati e donne in condizioni di difficoltà, offrendo competenze pratiche in falegnameria, montaggio mobili, tappezzeria e cucito.
Formare nuove competenze
In un settore come quello del legno-arredo che negli ultimi anni sta affrontando una crescente carenza di lavoratori qualificati, formare nuove competenze è una sfida cruciale. Secondo i dati elaborati dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, si prevede che nel quinquennio 2024-2028 il fabbisogno occupazionale del legno-arredo a livello nazionale sarà compreso tra 22mila e 34mila unità, con almeno 8mila lavoratori per le industrie del legno e oltre 25mila per il comparto del mobile. Il 48% delle nuove figure richieste nel periodo 2024-2028 richiederà un diploma tecnico-professionale di secondo grado.
Legame tra mondo della formazione e imprese
Consapevole di questa situazione, FederlegnoArredo, da sempre impegnata a rispondere al fabbisogno formativo e occupazionale delle imprese del settore, avrà un ruolo centrale nella mappatura dei fabbisogni formativi attraverso quattro focus group con aziende e il sistema formativo locale. Coordinerà inoltre il collegamento tra imprese e percorsi formativi, favorendo l’inserimento lavorativo tramite stage e tirocini.
"Siamo orgogliosi di contribuire a un’iniziativa che unisce formazione, occupazione e innovazione sociale" dichiara Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. "Il design viene spesso percepito come un'arte puramente creativa, ma include aspetti meno visibili e altrettanto essenziali, come la manualità e la profonda conoscenza dei materiali, delle tecniche e dei più moderni processi di produzione. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere la nostra filiera in tutti i suoi aspetti, e di sottolineare come ciascuna figura professionale coinvolta nel processo di produzione sia cruciale per il successo di un comparto che è l’orgoglio del Made in Italy. Questo progetto pilota si propone come modello replicabile per altri distretti, contribuendo a rafforzare il legame tra mondo della formazione e imprese".
Il primo percorso formativo all'Artwood Academy
Il progetto, coordinato dall'Agenzia per la Formazione, l'Orientamento e il Lavoro di Monza e Brianza (AFOL), coinvolge 16 soggetti tra istituzioni, enti del terzo settore, associazioni di categoria e imprese del territorio.
Il primo percorso formativo partirà a marzo all'Artwood Academy, la scuola d'alta formazione nel campo del design del legno e della falegnameria contemporanea, fondata da FederlegnoArredo nel 2013 a Lentate sul Seveso, per soddisfare le esigenze formative delle aziende del distretto brianzolo. Entro aprile 2026 saranno formate almeno 25 persone, pronte a entrare nel mercato del lavoro come falegnami, operatori che operano su macchine a controllo numerico, progettisti, disegnatori, prototipisti, tappezzieri e cucitori.
I numeri della filiera legno-arredo
Secondo i dati del Centro Studi FederlegnoArredo, le imprese della filiera legno-arredo in Lombardia sono poco più di 8.600 di cui oltre 4.600 dell’arredo (54%) e quasi 4.000 nel legno (46%), con un fatturato totale che ammonta a 10,8 miliardi di euro. Gli addetti impiegati nella filiera Legno-Arredo in Lombardia sono più di 53.000. Nella produzione di mobili è la provincia di Monza e Brianza ad avere il primato, con 1.325 aziende, 9.879 addetti e un fatturato prodotto di circa 2,2 miliardi di euro. La provincia di Monza e Brianza presenta il maggior numero di imprese d’Italia dedicate al settore ed è capace di trainarlo, coprendo il 40% del fatturato totale della Lombardia.