- 04/11/2024
- Economia e marketing
È stata presentata lo scorso 28 ottobre al Villaggio Italia a Singapore, durante il Tour Mondiale della Nave Amerigo Vespucci, la XII edizione di “Esportare la Dolce Vita”, il Rapporto del Centro Studi di Confindustria, realizzato con il sostegno di UniCredit e in collaborazione con SACE, che analizza il potenziale del Bello e Ben Fatto (BBF) nei mercati mondiali.
Dopo Washington e Dubai, Confindustria ha scelto, per questo terzo evento, Singapore, un hub strategico per il Sud-Est asiatico, primo mercato per potenziale nell’ASEAN e partner chiave per l’Italia, con un forte apprezzamento per le produzioni Made in Italy.
Notevole potenziale di crescita
Con un valore di 161,3 miliardi di euro, il Bello e Ben Fatto rappresenta il 26,2% dell’export italiano. Anche il potenziale di crescita è notevole: si parla di un incremento delle esportazioni pari a 53,9 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, se l’Italia migliorasse la propria capacità produttiva.
Come ha sottolineato Barbara Cimmino, Vice Presidente per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti di Confindustria, "Singapore, hub strategico per il Sud-Est asiatico e primo mercato per potenziale nell’ASEAN, è un partner chiave per l'Italia. Sussistono ampi margini di crescita per aumentare le quote di mercato del Made in Italy nell'area, con un potenziale di incremento per il BBF stimato a 1 miliardo di euro. Guardiamo con fiducia al rafforzamento delle relazioni bilaterali, sostenute dall'accordo di libero scambio con l'UE, per promuovere uno sviluppo economico aperto e inclusivo”.
Opportunità nei Paesi ASEAN e sostenibilità
Il Rapporto si concentra su due temi principali: le opportunità nei Paesi ASEAN e il ruolo crescente della sostenibilità aziendale.
I Paesi ASEAN offrono un potenziale significativo, con Singapore in testa. L’export italiano verso questa regione ammonta a 9,6 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi legati al BBF, pari al 21,6% del totale. Tra i Paesi ASEAN, Singapore è il partner più rilevante per l’Italia, con un export complessivo di 2,8 miliardi, di cui 750 milioni riconducibili al BBF, rappresentando il 36,2% dell’intero export verso il Paese.
Il secondo tema chiave è la sostenibilità, che sta assumendo sempre più un ruolo centrale per sfruttare il potenziale di crescita. Il crescente interesse dei consumatori per la sostenibilità è ormai un fattore cruciale: per conquistare nuove quote di mercato e mantenere la fedeltà dei clienti attuali, non si può più ignorare il livello di sostenibilità dei prodotti venduti.
L’eccellenza del Made in Italy
Il Bello e Ben Fatto non solo costituisce una parte rilevante dell’export italiano: alimentare, moda e arredamento rappresentano l’eccellenza del Made in Italy e rafforzano l’immagine del Paese nel mondo, combinando valore economico e immateriale. I prodotti BBF riescono infatti ad ottenere un prezzo superiore di almeno il 20% rispetto ai concorrenti grazie alla capacità di trasmettere l’italianità, caratteristica molto apprezzata dai consumatori globali.
Per sviluppare il potenziale di crescita, il Rapporto suggerisce di puntare su sostenibilità, canali digitali, relazioni internazionali e riconoscibilità del Made in Italy.