- 10/12/2024
- Aziende: strategie e futuro
Indice
Eccellenza italiana nella tintoria del legno, Tabu è produttore mondiale di piallacci naturali tinti e multilaminari. Fondata nel 1927, a Cantù, dalla famiglia Tagliabue, è una “sartoria del legno” che sviluppa tecnologia tintoria applicata a decine di specie legnose.
L'azienda ha intrapreso già da diversi anni un percorso di sostenibilità impegnandosi nella riduzione degli impatti ambientali, senza che questo compromettesse la crescita produttiva e la qualità dei suoi prodotti.
Innovazione, sostenibilità e personalizzazione sono temi fondamentali per il settore della subfornitura: per conoscere le strategie dell'azienda ne parliamo con il dott. Andrea Tagliabue, vice Presidente di Tabu.
Innovazione è il fil rouge che ha attraversato tutti i comparti presenti all'ultimo Sicam, che fa comprendere il grande lavoro di ricerca da parte delle aziende del settore della subfornitura per sviluppare nuovi prodotti e studiare nuovi processi.
L'innovazione fa parte del DNA di Tabu, continuiamo ad esplorare nuove possibilità su vari piani, dalla classica ricerca di nuovi prodotti alla contaminazione creativa più esasperata, il tutto mantenendo sempre il pieno rispetto della sostenibilità ambientale.
Gli innovativi piallacci Tabu reFIGURED®
Le nuove tecnologie offrono soluzioni tridimensionali in diversi campi applicativi, specialmente nel settore delle superfici. Come ha risposto Tabu a questa nuova tecnologia?
Siamo stati precursori nell'offrire al mercato piallacci tridimensionali con la gamma Groovy, creando un vero e proprio nuovo filone e soprattutto diverso dal classico pannello fresato. La proposta del piallaccio tridimensionale è stata tra l'altro completata nel tempo anche con articoli speciali provenienti dai vincitori del nostro contest internazionale Ideas For Wood.
Tabu, all'avanguardia nell'affrontare il tema della sostenibilità, è la prima azienda italiana del comparto del legno che dichiara l’impatto ambientale dei propri processi produttivi e ne compensa integralmente le emissioni di CO2 con investimenti in progetti per lo sviluppo di energia rinnovabile. Quali i vostri risultati e obiettivi?
La concretizzazione delle attività ECG e la messa in pratica di tutte le leve percorribili per una vera e organizzata strategia per il rispetto dell'ambiente sono attività che Tabu sviluppa da molti anni, oltre le certificazioni FSC e PEFC e una organizzazione produttiva mirata al riciclo. Pubblichiamo già da due anni, in anticipo sugli obblighi di settore, il Bilancio di Sostenibilità seguito direttamente da uno staff interno di Sustainability managers con consulenti esterni specializzati che certifichino attività e risultati. Il nostro impegno in tal senso ci rende "trend setter" di settore e questo ci spinge annualmente ad aumentare il nostro impegno e i nostri investimenti in formazione, certificazione e LCA.
Una fase del processo produttivo: la sfogliatura
La personalizzazione è un trend molto forte, presente non solo al Salone del Mobile di Milano e quindi con il prodotto finito, ma anche a Sicam. Un prodotto che si esprime attraverso finiture, texture, colori, prodotti custon made.
La flessibilità produttiva e la capacità di rispondere alle richieste dei progettisti e dei centri stile ci ha formato nel tempo per essere sempre pronti e strutturati per prodotti Tailor made, anche questo è un asset importante per Tabu, per noi non c'è molta differenza tra dover operare su prodotti di collezione o su prodotti custom.
Gli ultimi dati economici non sono certo entusiasmanti; da tutti i settori arrivano infatti segnali negativi o che indicano al massimo un "cauto ottimismo" per il futuro. Una vostra analisi del mercato e dei possibili scenari futuri.
Le situazioni socio-economiche mondiali recenti (dal Covid alle varie guerre) ci hanno imposto di non valutare mai scenari macroeconomici scontati o di lunga pianificazione, bisogna essere pronti a rispondere a mercati che improvvisamente si fermano e a cogliere opportunità dove non erano previste. Sicuramente la cautela e la flessibilità per il prossimo anno la faranno da padroni perché le incertezze sono tante e le nazioni che per anni hanno spinto la filiera arredo del Made in Italy non stanno performando come dovrebbero.
Alla luce dell'elezione di Trump come Presidente degli Stati Uniti, quali le ripercussioni economiche per la filiera legno-arredo?
Le politiche del Presidente Trump sono anch'esse non chiarissime, se da un lato ci si aspettano dazi doganali a protezione delle filiera produttiva/distributiva americana, dall'altro potrebbero nascere accordi commerciali specifici per bilanciare il sistema import/export con l'Europa. Siamo tutti alla finestra a valutare la situazione in divenire, sicuramente non abbiamo grandissime aspettative sulle politiche legate all'ambiente da parte del nuovo esecutivo. Questo aspetto potrebbe però rivelarsi decisivo proprio per le aziende italiane che stanno guadagnando con investimenti e impegno una posizione ed una "expertise" sulla sostenibilità più importante rispetto a quelle americane.
Intarsi a tema “Foresta” allo stand Tabu, Salone del Mobile Milano 2024