- 17/04/2018
- Novità del settore
Vivere in soli 9 metri quadrati, sembra impossibile, eppure Leonardo Di Chiara, giovane architetto e ingegnere pesarese di 27 anni, ha studiato e progettato “aVOID” la prima tiny house mobile interamente sviluppata e realizzata in Italia grazie alla collaborazione di Häfele e Schüco Italia. Ispirata all’equilibrio del vuoto, da cui prende il nome (a void = un vuoto), aVOID è un prototipo di casa su ruote che in soli 9 metri quadrati racchiude ogni comfort necessario per il vivere quotidiano.
aVOID sarà presente a Milano dal 17 al 22 aprile, nella zona di Piazza Castello e Parco Sempione con talk ed esperienze di test living.
Il progetto aVOID
aVOID si presenta come una semplice stanza sviluppata longitudinalmente, priva di qualsiasi arredo, ma che, attraverso l’utilizzo di meccanismi Häfele a scomparsa, si trasforma rispondendo perfettamente a tutte le funzioni di un’abitazione.
Il letto ribaltabile diventa prima divano per l’angolo studio e poi, abbinato al tavolo pieghevole, si trasforma in una comoda panca per due persone. Grazie ad un sistema di ante rientranti la parete scompare, lasciando spazio ad una cucina accessoriata con illuminazione LED, cappa aspirante, lavello a scomparsa, piano cottura e scaffali contenitivi. L’ampia porta finestra a tre ante del fronte sud, progettata da Schüco Italia, permette sia l’illuminazione naturale dello spazio, sia la sua apertura totale verso l’esterno. Anche la finestra della facciata sul retro, con profili a scomparsa per dare la massima luminosità,e l’apertura vetrata che consente l’accesso alla terrazza sono realizzate da Schüco. Un piccolo bagno in okumè ospita i servizi e una doccia concepiti per ridurre al minimo i consumi di acqua. Una scala retrattile permette infine l’accesso al tetto creando un angolo suggestivo.
“I 9 metri quadri – spiega Leonardo Di Chiara – corrispondono per legge alla dimensione minima di una camera singola in Italia. Con questo rimando vorrei sottolineare la necessità di ripensare gli standard abitativi delle nostre case, ancora legati alle disposizioni del Decreto del 1975, che tengono in considerazione solamente la superficie calpestabile senza valutare la qualità dello spazio sia in termini funzionali che tecnologici”.
La proposta di aVOID si pone proprio l’obiettivo di promuovere la discussione sulla sostenibilità dell’abitare in relazione ai bisogni della società contemporanea, ed è oggi protagonista di un tour itinerante che nel corso del 2018 attraverserà l’Europa da Berlino a Roma, includendo tra le numerose tappe anche Milano in occasione del Fuorisalone.
Micro living: la prospettiva di Häfele e Schüco Italia
La riduzione dello spazio abitativo sta ormai trasformando il modo di vivere la casa. Flessibilità, funzionalità, bellezza e comfort sono diventati i fattori fondamentali di tutte le aziende che affrontano le possibilità sociali, culturali e architettoniche del micro living. Supportando la progettazione di aVOID, Häfele e Schüco Italia hanno fatto propri i principi del micro living, approfondendo l’aspetto dell’industrializzazione del suo processo di costruzione.
“Già da molti anni Häfele – spiega Gianfilippo Borella, Marketing Manager Häfele Italia – si sta occupando del trend globale dell’urbanizzazione e della concentrazione dello spazio abitativo. Su superfici ridotte l’imperativo è oggi maggiore versatilità e funzionalità. Questi obiettivi sono raggiungibili grazie a sistemi e meccanismi che siano in grado di soddisfare requisiti di design e di adattabilità. La sponsorizzazione di aVOID rientra quindi nel percorso concettuale che il nostro gruppo ha intrapreso su questo tema. La collaborazione con Di Chiara ci ha permesso di esprimere la capacità dei nostri meccanismi e delle nostre soluzioni di rendere gli spazi polifunzionali, estremamente versatili e trasformabili a seconda delle esigenze abitative.”
“Le tendenze dell’abitare sono in continua e sempre più veloce evoluzione – commenta Roberto Brovazzo, Direttore Generale Schüco Italia – ed è un dovere per chi si occupa di innovazione nella progettazione quello di indagare i nuovi modi di vivere gli spazi, sia domestici che urbani. Contribuire alla realizzazione di aVOID ci ha permesso di esplorare gli aspetti più rivoluzionari del vivere mobile, facendo i conti da un lato con spazi ridotti da interpretare sia sotto l’aspetto estetico che sostenibile, dall’altro con nuovi concetti di pianificazione urbana e di fruizione del suolo cittadino”.