- 24/02/2023
- Economia e marketing
L'export cresce del 13,3%
Secondo i dati Preconsuntivi del Centro Studi FederlegnoArredo, la crescita del +12,7% rispetto al 2021 è la sintesi di un +11,1% del Macrosistema Arredamento, un +14,3% del Macrosistema Legno e di un +15% del Commercio Legno che supera così i 4 miliardi di euro.
Il mercato italiano ha raggiunto il +12,3%, grazie in particolare al contributo positivo di alcuni comparti, fra cui quello delle finiture per edilizia (porte, finestre, pavimenti in legno) mentre per le esportazioni, che costituiscono il 37% del volume di fatturato totale della filiera legno-arredo, si stima una crescita del +13,3%, trainata in particolare dagli Stati Uniti (terza destinazione dietro alla Francia e a pochissima distanza dalla Germania).
“Risultati - ha commentato Claudio Feltrin - figli di più fattori: dall’efficacia dei bonus edilizi, alla ritrovata centralità della casa nel periodo della pandemia, al riconoscimento, anche su mercati emergenti, dell’indiscussa qualità ed eccellenza dei nostri prodotti, alla determinazione delle aziende nel continuare a investire. Un successo che premia il costante lavoro di ricerca e innovazione delle nostre imprese nel campo della durabilità dei prodotti, dell’utilizzo delle materie prime seconde, del risparmio energetico e della formazione delle risorse umane. In una parola, della sostenibilità di prodotto, di processo e sociale”.
Sistema Illuminazione: nel 2022 dati positivi
Per il Macro Sistema Arredamento, si registra l'andamento positivo per il fatturato alla produzione che sfiora i 29 miliardi di euro (+11,1%), mentre l’export, che vale 15,3 miliardi di euro e rappresenta il 53% del fatturato totale, registra un +12,6% rispetto a un mercato interno (13,6 miliardi di euro) a +9,4%. Tutti i principali mercati presentano un segno positivo, ad eccezione della Russia che perde quote uscendo dalle prime dieci destinazioni sostituita dagli Emirati Arabi Uniti.
Il Sistema Illuminazione, dopo la pesante flessione del 2020, determinata in particolare dalla forte dipendenza del settore dai mercati esteri, nel 2021 era tornato ai livelli pre-pandemici e nel 2022 ha un fatturato alla produzione pari a 2,5 miliardi di euro in aumento del +7,2% sul 2021. Positivo anche l’export a +8,5% (valore 1,9 miliardi) che pesa per il 76% del totale. Tra le principali destinazioni Francia, Germania e Stati Uniti; questi ultimi registrano i tassi di crescita più interessanti. Più contenuta la variazione sul mercato interno (+3%).
Il problema dell'aumento dei costi
Nonostante i dati positivi del 2022, FederlegnoArredo pone in evidenza i segnali di rallentamento registrati dal secondo semestre dell'anno scorso dovuti al perdurare di una situazione di instabilità economica e politica che ha inciso sui costi energetici sostenuti dalle aziende e sulla disponibilità di materie prime.
“La forte domanda di materie prime iniziata nel ‘21 e la guerra ancora in corso – ha spiegato Claudio Feltrin - hanno innescato la carenza di alcuni materiali con conseguente innalzamento dei costi, acuitosi nel 2022.
Basti pensare che per le imprese del legno l’aumento dei prezzi nel periodo gennaio-novembre ’22 ha toccato in media il +14,9% sul 2021 e il +24% sul 2019. Mentre per le imprese del mobile l’aumento nello stesso periodo è stato del +10,3% sul 2021 e del +14,6% sul 2019. Se poi confrontiamo l’indice della produzione industriale del legno e dell’arredo con quello dei fatturati (gennaio-novembre ‘22 su ‘21), si evince come a fronte di una produzione del sistema legno a +3,4% si ha un fatturato a +22,1%, mentre per l’arredo si va dal +1,9% della produzione al +12,1% di fatturato. Ben 20 punti di gap per il legno e circa 10 per l’arredo”.
Un altro segnale d'allarme è il dato del saldo commerciale della filiera legno-arredo che, seppur a 7,2 miliardi di euro, arretra del 10% rispetto al 2021.
“Abbiamo importato più legno e a costi più elevati. Se non saranno adottate quanto prima le misure necessarie a contrastare la corsa dei costi energetici e delle materie prime e attuata una politica forestale che renda il nostro Paese autonomo nell’approvvigionamento di legname, - conclude Feltrin - anche una filiera sana come la nostra rischia di non tenere più il passo e perdere competitività non solo in Europa ma anche su mercati emergenti”.
A proposito del blocco del Superbonus
E' poi di questi giorni l'ulteriore problema dello stop del governo al Superbonus. FederlegnoArredo, in una nota a firma del presidente Claudio Feltrin, chiede al Governo lo slittamento al 31 dicembre 2023 dell’entrata in vigore del provvedimento che, con decreto d’urgenza, ha bloccato la cessione dei crediti per i bonus edilizi a partire dal 16 febbraio. Questo per evitare che le imprese della filiera legno-arredo siano impattate in maniera così pesante dalla misura che coinvolge, oltre al Superbonus, anche gli altri bonus edilizi.