A tal proposito Aipef, Aziende Italiane Poliuretani Espansi Flessibili, manifesta tutte le sue preoccupazioni sulle conseguenze e influenze che il conflitto tra Russia e Ucraina potrà avere nell’immediato per le imprese operanti nel settore e invita a prendere contromisure per poter mitigare un impatto che potrebbe risultare devastante.
Aipef: si prevedono ulteriori aumenti dei prezzi
Già nel 2021 l’approvvigionamento di materie prime è stato particolarmente difficile e i prezzi sono costantemente aumentati, afferma Aipef nel suo comunicato. Di conseguenza le industrie produttrici di poliuretani espansi flessibili hanno subito aumenti generalizzati sia sulle materie prime che su tutti gli altri materiali ausiliari tipo, additivi, carta, imballaggi e trasporti.
Con lo scoppio della guerra e l’aumento esponenziale dei costi energetici, i fornitori di materie prime, in particolare di polioli, isocianati e additivi, prevedono incrementi dei prezzi intorno al 20-30% rispetto ai prezzi attuali che già sono arrivati a livelli mai visti nella storia dei poliuretani. Queste previsioni sono per il momento solo indicative, ma a questa situazione potrebbe aggiungersi un'altra aggravante relativa alla validità delle quotazioni limitata a 15 giorni piuttosto che mensile o addirittura a variazioni di prezzo su ordini già confermati.
Un ulteriore peggioramento non esclude poi che ci possano essere interruzioni delle forniture dovute a problemi di approvvigionamento energetici da parte dei fornitori.
Europur: una situazione non facile da affrontare
Stessa preoccupazione è condivisa anche da Europur, l'associazione europea dei produttori di blocchi di poliuretano espanso flessibile, che ha evidenziato dati non certo incoraggianti per il futuro.
La carenza di materie prime che ha caratterizzato la seconda metà del 2020 e la maggior parte del 2021 nel settore - si legge nel comunicato di Europur - ha ora lasciato il posto a aumenti di prezzo senza precedenti per tutte le forniture, che coprono non solo i prodotti chimici in entrata, ma anche l'energia e un'ampia gamma di altri materiali, nonché il costo della logistica. L'instabilità dei prezzi nei mercati del greggio e del gas naturale innesca l'introduzione di fenomeni che l'industria del poliuretano non vedeva da decenni. Questi includono richieste di supplemento per il trasporto di sostanze chimiche, che vanno da 300 a 1000 Euro per tonnellata a seconda del prodotto, secondo Plastics Information Europe (PIE).
"Siamo per il momento di fronte a una sorta di "rivoluzione culturale dei prezzi" in tutti i mercati dei poliuretani, segnata dalla fine della stabilità a lungo termine dei prezzi nei contratti di fornitura. - ha dichiarato Bart ten Brink, presidente di Europur. “Costretti dalle circostanze attuali, gli attori della filiera devono adattarsi alla volatilità dei prezzi e prevedere la necessità di meccanismi correttivi. Dal momento che il resto dell'economia si adatta alle circostanze attuali, anche la nostra catena di approvvigionamento dovrà fare altrettanto. La domanda a cui nessuno sa dare però ancora una risposta è se ci troviamo di fronte a una situazione temporanea o destinata a durare nel tempo”.
Sicuramente anche di queste problematiche si discuterà alla Conferenza annuale di Europur e Euro-Moulders che si svolgerà a Berlino, in Germania, l'8 e il 9 giugno 2022.