- 27/01/2025
- Economia e marketing
I Rapporti di ricerca CSIL, il Centro Studi Industria Leggera, sono studiati per rispondere a diverse esigenze di ricerca, offrendo analisi dettagliate dei settori dell'arredamento e dell'illuminazione nei principali mercati mondiali. Tra le ultime uscite segnaliamo il Rapporto “Top 200 Furniture Manufacturers Worldwide”, risultato di un ampio lavoro di ricerca di CSIL per identificare e confrontare i maggiori produttori di mobili nel mondo, “The World Office Furniture Industry” che indica le prospettive per il settore dell'arredo ufficio e il “Lighting: World Market Outlook for LEDs and Lighting Fixtures”, secondo il quale il mercato mondiale dell'illuminazione avrà una ripresa nel 2025 e registrerà tassi di crescita più elevati a partire dal 2026, a livello globale.
Altri due Rapporti Csil molto interessanti, recentemente pubblicati, sono “The Furniture Industry in Europe” e il “World Furniture Outlook 2025” che qui analizziamo.
The Furniture Industry in Europe
Il Rapporto CSIL ‘The Furniture Industry in Europe’ (in lingua inglese) offre statistiche e indicatori utili per analizzare l'industria europea del mobile: tendenze storiche, potenzialità e previsioni di mercato, dati per segmento, fattori che influenzano la competitività, principali aziende produttrici con oltre 2400 brevi profili.
Il Rapporto conferma che l'Europa mantiene un ruolo chiave nell'industria mondiale del mobile, per produzione, consumo e commercio internazionale.
Con un valore di circa 106 miliardi di euro (oltre un quarto del mercato globale), l'Europa è infatti il secondo mercato del mobile nel mondo, con un ruolo chiave per produzione, dimensioni del mercato e commercio mondiale di mobili. Nonostante le difficoltà registrate nel biennio 2023-2024, il settore ha mostrato resilienza, mantenendosi sopra i livelli pre-pandemia grazie a un elevato grado di integrazione e concentrazione del mercato. Dominato da grandi catene di vendita e produttori attivi su scala europea, il mercato beneficia di una forte coesione interna e di una rete commerciale strutturata. Questa solidità non solo ne garantisce stabilità, ma favorisce anche una significativa concentrazione dei flussi di esportazione e importazione all'interno della regione. L'Europa continua inoltre a distinguersi per un'apertura verso i mercati globali, confermando un ruolo proattivo nel commercio internazionale.
Il Rapporto CSIL stima una stagnazione della domanda di mobili nel 2025, con segnali di graduale ripresa nel medio termine.
World Furniture Outlook 2025
Pubblicazione di punta di CSIL, il Rapporto “World Furniture Outlook 2025”, giunto alla ventiseiesima edizione, offre una panoramica sull'andamento dell'industria globale del mobile per un'analisi dello stato attuale e delle previsioni del mercato mondiale del mobile. Questa ricerca, in lingua inglese, pubblicata due volte l'anno (a luglio e novembre), analizza il settore del mobile con dati sulle tendenze del mercato a livello globale, serie storiche di dati di base (produzione, consumo, importazioni, esportazioni di mobili dal 2015 al 2024), indicatori macroeconomici e prospettive di mercato per gli anni 2025 e 2026, evidenziando le dinamiche per area e fornendo dati per 100 paesi.
Prospettive future in evoluzione
L'ultima edizione del Rapporto CSIL “World Furniture Outlook” conferma le difficoltà che il settore globale del mobile sta affrontando. Anche se i dati preliminari CSIL per il 2024 mostrano un leggero aumento del commercio internazionale di mobili, le prospettive future però sono influenzate negativamente dall'agenda protezionistica della nuova amministrazione statunitense.
La produzione globale di mobili nel 2024 ammonta a 471 miliardi di dollari USA, lo stesso del 2023, al di sotto del 2022. Sebbene vi sia stato un graduale miglioramento nelle operazioni della catena di fornitura e nelle dinamiche dei prezzi all'interno del settore, la situazione è ancora lontana dall'essere completamente normalizzata. Il clima geopolitico continua a creare una notevole incertezza sulla scena globale.
Nel 2024, la Cina è rimasta principale produttore e principale esportatore di mobili, rappresentando oltre un terzo delle esportazioni totali, seguita a distanza da Vietnam, Polonia, Italia e Germania.
I principali importatori di mobili sono Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia e Canada. Questi Paesi insieme rappresentano quasi la metà delle importazioni totali.
Dopo la diminuzione del 2023, i dati preliminari per il 2024 mostrano un modesto aumento delle importazioni di mobili negli Stati Uniti, mentre la tendenza nei paesi europei non si è ancora spostata verso maggiori consumi e importazioni, poiché le prospettive economiche e sociali rimangono incerte.
Politiche di near-sourcing
Una percentuale considerevole del commercio internazionale di mobili viene effettuata all'interno delle regioni economiche in cui può essere suddivisa l'economia mondiale. Nell'Unione Europea (27) più Regno Unito, Norvegia, Svizzera e Islanda, circa tre quarti del commercio estero di mobili avviene all'interno della stessa regione, mentre si registrano percentuali inferiori, ma in aumento, di commercio all'interno dell'Asia e del Nord America. Nel complesso, il commercio all'interno delle regioni ammonta a circa il 60% del commercio mondiale di mobili, in crescita rispetto agli ultimi anni. Ciò è possibile grazie all'emergere di politiche di near-sourcing e, se vengono introdotte misure protezionistiche, questa tendenza potrebbe diventare ancora più marcata.
Previsioni orientate al ribasso
Il Rapporto CSIL "World Furniture Outlook 2025" prevede che la crescita del PIL mondiale sarà del 3,2 sia nel 2024 che nel 2025 e del 3,3 nel 2026, con le economie emergenti e in via di sviluppo in crescita molto più rapidamente delle economie avanzate. I rischi al ribasso derivano dalla preoccupazione per un'escalation dei conflitti regionali, un possibile ulteriore rallentamento della crescita economica della Cina, crescenti tensioni geopolitiche e incertezze nelle decisioni di politica economica, con il potenziale aumento delle misure protezionistiche. Nel complesso, le numerose sfide, che hanno un impatto sulle economie globali, hanno influenzato negativamente il settore dell'arredamento, condizionando sia il commercio internazionale che i mercati locali. Si prevede che il consumo di mobili aumenterà dell'1,4% nel 2025 in termini reali, anche se queste previsioni sono orientate verso un sostanziale ribasso a causa dei problemi che abbiamo citato.