- 28/12/2023
- Economia, News e Fiere
L'Ufficio studi di Acimall, l’associazione che riunisce i costruttori italiani di tecnologie per il legno e il mobile, ha elaborato il preconsuntivo 2023 che si rivela ancora positivo mostrando una crescita del 3,5 per cento della produzione rispetto al 2022.
Anche se l'andamento degli ordini è decisamente meno soddisfacente rispetto agli ottimi dati degli anni scorsi, le aziende dispongono ancora di un robusto portafoglio ordini che ha consentito loro di incrementare il proprio fatturato anche nel 2023.
Questo risultato, se aggiunto al più 5,3 per cento registrato nel 2022 sull’anno record 2021, testimonia lo stato di salute positivo delle imprese di settore, che hanno avuto modo di investire e consolidare la propria posizione in Italia e nei mercati di tutto il mondo.
L'export e il mercato italiano
Le esportazioni, che rappresentano circa il 70 per cento del totale, sono cresciute del 7 per cento (1.935 milioni di euro in valore), mentre le vendite sul mercato interno segnano una contrazione del 4 per cento rispetto al 2022 (805 milioni di euro in valore), situazione confermata anche dalla diminuzione delle importazioni (270 milioni in valore, meno 7 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti).
Il mercato italiano attraversa dunque un momento meno positivo, alla luce degli investimenti degli utilizzatori che negli ultimi anni hanno raggiunto livelli molto importanti, saturando di fatto il parco tecnologico attivo. Una flessione che può considerarsi fisiologica e che deve pertanto essere letta nella giusta luce. In calo di 4,3 punti percentuali il consumo apparente, che si è attestato a 1.075 milioni di euro, a dimostrazione della forte domanda di tecnologie per il legno e il mobile dell’Italia, che si conferma il quarto mercato mondiale alle spalle di Cina, Stati Uniti e Germania, precedendo il Vietnam che si colloca in quinta posizione.
È interessante inoltre rilevare che anche nel 2023 il mondo delle tecnologie per il legno e i suoi derivati continua a vantare una ottima performance in termini di bilancia commerciale, con un attivo pari a 1.665 milioni di euro, il 9,3 per cento in più rispetto al 2022.
Previsioni per il 2024
Dopo il “boom” degli scorsi anni, il settore delle macchine per il legno mostra da qualche trimestre una tendenza a livelli più “normali”, tendenza che si ipotizza proseguirà anche nel 2024.
Il direttore di Acimall, Dario Corbetta, ha affermato che è molto difficile fare oggi previsioni anche alla luce delle drammatiche vicende internazionali che potrebbero avere risvolti determinanti sull’intera economia mondiale. “Il nostro settore - ha aggiunto - non è esente dalla classica alternanza di periodi più positivi con altri decisamente meno soddisfacenti: la novità – se di novità vogliamo parlare – è che la crescita degli scorsi anni è stata così forte da generare un vero e proprio picco verso l’alto, una discontinuità molto marcata che imporrà un lento ritorno alla normalità, dunque il permanere di valori negativi, per quanto contenuti in termini percentuali, per un tempo più lungo”. Il settore forse si sta preoccupando eccessivamente per quella che è a tutti gli effetti una contrazione fisiologica. “I dati relativi al 2023 lo dimostrano - conclude Corbetta - oggi le aziende sono indubbiamente più robuste, sia finanziariamente che dal punto di vista organizzativo, rispetto ad altre e ben più difficili stagioni del passato: ciò consentirà loro di gestire una contrazione che possiamo tranquillamente definire “normale”, per quanto resa più accentuata dai risultati straordinari del triennio precedente”.
Elementi per un cauto ottimismo
È importante ricordare inoltre che negli ultimi anni il mercato italiano ha beneficiato di provvedimenti a sostegno degli investimenti. Questi potrebbero ora ripetersi grazie alle misure previste dal piano “Industria 5.0”, inserite nell’ambito del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza che hanno avuto il via libera della Commissione europea in quanto coerenti con il piano “REPower EU”, volto ad accelerare la transizione dei Paesi della comunità verso l’utilizzo di energia pulita e, più in generale, all'adozione di tutte quelle misure che consentano una riduzione dei consumi.
In questo contesto si collocano le nuove agevolazioni decise dalle autorità economiche nazionali a sostegno di quegli investimenti che rispettino gli standard di connettività e integrazione nelle reti gestionali delle imprese previste da “Industria 4.0” e possano in più garantire risultati meno energivori.
“Per il biennio 2024-2025 le imprese avranno a disposizione, attraverso lo strumento del credito di imposta, fondi per 6,3 miliardi di euro da sommare alle agevolazioni di “Industria 4.0”, un piano creato per sostenere tutti quegli interventi tesi al miglioramento dell’efficienza energetica di macchine e impianti”, racconta Dario Corbetta. “La contrazione di questi ultimi mesi potrebbe dunque aver risentito della decisione di molte aziende di attendere la piena operatività della nuova misura prima di decidere nuovi investimenti”.
Vi sono quindi elementi per un cauto ottimismo con la certezza che Xylexpo 2024, la biennale internazionale delle tecnologie per la filiera legno organizzata da Acimall che si terrà a FieraMilano-Rho dal 21 al 24 maggio prossimo, permetterà ai potenziali clienti e utilizzatori di cogliere le innovazioni in termini di gestione dei consumi.