- 30/12/2022
- Economia e marketing
Segnali positivi per il settore
Per quanto riguarda le esportazioni vi sono segnali di sostanziale tenuta, arrivando a 1.757 milioni di euro (più 1% rispetto al 2021), mentre le vendite sul mercato interno si attestano a 889 milioni di euro, ben il 12,1% in più rispetto ai risultati già eccellenti conseguiti l’anno scorso.
Crescono le importazioni, segnando 257 milioni di euro, più 5,3 per cento sul 2021, e portando la bilancia commerciale a un saldo positivo di 1.500 milioni di euro; in sostanza lo stesso valore del 2021, sul quale l’aumento è stato dello 0,2%.
Il consumo apparente del nostro Paese si attesta dunque a 1.146 milioni di euro, ben il 10,8 per cento in più rispetto all’anno scorso.
Le imprese italiane continuano ad investire
Questi risultati evidenziano come le imprese del settore confermino anche per il 2022 i successi ottenuti nell'ultimo biennio, anche se con una crescita percentualmente inferiore.
Del resto il riferimento sono gli indicatori record conseguiti nel 2021 e inoltre il 2022 ha dovuto affrontare una situazione di estrema complessità determinata dalla guerra in Ucraina, dai rincari dei costi energetici, dalla chiusura di molti mercati e dalla perdurante difficoltà di approvvigionamento di componenti e materie prime.
Questi elementi hanno fatto sentire il loro peso soprattutto nell'ultimo trimestre 2022 con risultati che hanno influito ovviamente sul bilancio finale.
Ottimi risultati si sono registrati sul fronte interno dove le imprese italiane, spinte anche dagli incentivi da parte delle autorità centrali, hanno continuato ad investire in macchine e tecnologie per il legno, per rinnovare il proprio parco macchine.
Previsioni per il 2023
Le previsioni per il 2023 per il settore delle macchine e tecnologie per il legno sono alquanto difficili: il perdurare della situazione complessa a livello mondiale, il clima economico generale che non pare per il momento destinato a cambiare e il forte rinnovamento tecnologico delle imprese negli ultimi anni spingono verso un cauto ottimismo che potrebbe tradursi in una sostanziale conferma dei livelli positivi raggiunti quest’anno.