Si è inaugurata il 3 giugno scorso all’ADI Design Museum di Milano la mostra 'ADI Design Index 2020', la rassegna dei migliori prodotti del design italiano, a lungo rinviata per l’emergenza Covid-19. All’inaugurazione sono intervenuti Lara Magoni, Assessore al Turismo, marketing territoriale, moda di Regione Lombardia, e Renato Galliano, Direttore Economia Urbana e Lavoro del Comune di Milano. Per ADI erano presenti il presidente Luciano Galimberti e la vicepresidente Antonella Andriani, con Francesco Zurlo, Comitato di selezione finale dell’Osservatorio permanente del Design ADI.
“La nuova casa del design internazionale - ha dichiarato Lara Magoni - diventa la vetrina della creatività. La mostra 'ADI Design Index 2020' rappresenta un driver dell’attrattività lombarda, in grado di coniugare le eccellenze dei nostri territori al genio dei designer italiani. Nonostante un periodo davvero difficile, il design non si è mai fermato grazie alle idee, alla creatività e all’inventiva di tante donne e tanti uomini che hanno permesso alle nostre aziende di continuare a lavorare e tenere alto il prestigio del Made in Italy nel mondo”.
Una selezione particolarmente attenta alla qualità
La mostra presenta una parte significativa dei prodotti selezionati dall’Osservatorio permanente del Design ADI, che sono stati 207 su 521 candidature, cui vanno aggiunti 32 progetti degli studenti delle scuole universitarie di design della sezione Targa Giovani, selezionati tra 283 candidature.
Una selezione come sempre particolarmente attenta alla qualità, tra le parole chiave del Design Memorandum 2.0, il manifesto del progetto promosso dall’ADI nel 2013. Tra queste l’intelligenza, la competenza, il rigore, ma anche l’aspirazione al bene comune e alla bellezza. L’obiettivo di sempre, in modo particolare ancor più oggi, è lo sviluppo sostenibile e responsabile.
Accanto ai 46 prodotti dedicati alla casa (arredamento e illuminazione), si distinguono le 21 iniziative di design sociale, categoria recentemente introdotta nell’Index. Particolarmente numerosi anche i prodotti per la mobilità e per il lavoro (18 per ciascuna categoria), i materiali innovativi (17), quelli di comunicazione (17) e il design dei servizi (16). Significativa anche la presenza della ricerca, a riprova della continuità dell’impegno dei progettisti e delle imprese nell’innovazione: 12 tra saggi teorici e iniziative editoriali, e 11 ricerche applicate destinate alle imprese.
“Occorre indicare con grande chiarezza i punti più alti della qualità, ma anche il metro con cui questa qualità viene misurata”, sottolinea Luciano Galimberti, presidente di ADI. “Nelle discipline sportive la qualità degli atleti si misura concretamente in altezze e lunghezze superate, velocità raggiunta, resistenza... Ma la misura della qualità del design richiede un’attenzione più globale, una sensibilità per fattori limitrofi o periferici che, nel medio e lungo periodo, possono incidere sulla realtà quotidiana con conseguenze drammatiche.”
ADI Design Index 2020 ha il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di Regione Lazio, Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, FederlegnoArredo, Confindustria Lombardia. La mostra resterà aperta negli spazi dell’ADI Design Museum di Milano fino al 20 giugno, poi si trasferirà a Roma dal 28 giugno al 2 luglio alla Casa dell’Architettura - Acquario Romano, piazza Manfredo Fanti 47.