Secondo il nuovo rapporto FSC Italia, pubblicato sulla base dei dati raccolti dal database fino al 31 Dicembre 2021, la certificazione nel mercato italiano è in forte crescita, grazie anche alla valorizzazione dei servizi ecosistemici.
“L’andamento delle certificazioni FSC conferma un trend consolidato, che ha ricevuto negli ultimi anni una accelerazione molto forte” ha detto Diego Florian, Direttore di FSC Italia. “Siamo sempre più consci degli impatti che sfruttamento e impoverimento delle risorse naturali hanno sugli ecosistemi stessi e, a ricaduta, sulle nostre vite. Per questo vengono richieste soluzioni praticabili, sicure ed affidabili a problemi come la deforestazione e la crisi climatica; a buona ragione, la certificazione del Forest Stewardship Council è tra esse”.
Foreste certificate e servizi ecosistemici
Esistono due tipi di certificazione FSC: la certificazione di Gestione forestale, per proprietari e gestori forestali, e la certificazione di Catena di custodia, per imprese di trasformazione e/o commercio di prodotti forestali. La certificazione di Gestione Forestale (Forest Management, FM) responsabile assicura che una foresta o una piantagione forestale siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali sociali ed economici.
Dal report 2021 risultano 75.213,99 gli ettari attualmente certificati secondo gli standard FSC in Italia, con un tasso di crescita di circa il 10% rispetto al 2020 e tra i più alti degli ultimi 3 anni; questa accelerazione è dovuta al contributo sia di proprietà pubbliche medio-grandi sia di realtà private medio-piccole.
La valorizzazione dei servizi ecosistemici si riconferma l’asset fondamentale per le realtà forestali già certificate FSC che vogliano attirare potenziali investitori o semplicemente promuovere gli impatti della gestione forestale responsabile su fattori come acqua, suolo, biodiversità, stock di CO2 o funzioni turistico-ricreative e culturali.
La filiera FSC in Italia
La certificazione di Catena di Custodia (Chain of Custody, CoC) garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste certificate FSC ed è indispensabile per poter applicare le etichette FSC sui prodotti.
I certificati di Catena di Custodia (CoC) attivi sul territorio nazionale al 31 Dicembre 2021 sono 3.178, per un totale di oltre 4.000 siti produttivi coinvolti e una crescita del 12.2% che si aggiunge a quella del 10% registrata nei due anni precedenti. Numeri davvero positivi, che confermano come le aziende e i consumatori si affidino alle certificazioni indipendenti e di parte terza come nel caso di FSC, e alle relative filiere di produzione. Dalla Ricerca Globescan effettuata nel 2021, FSC risulta essere infatti il marchio di certificazione forestale più conosciuto.
I settori con i maggiori incrementi si riconfermano quello del packaging con 1.210 certificazioni totali, +17% sul dato 2020 e 176 nuove certificazioni. Segue il settore dell’arredamento per interni ed esterni che vede 608 certificazioni totali, con un +14% rispetto al 2020 e un record di 99 nuove certificazioni nel 2021. Significative le recenti certificazioni di due importanti realtà del mercato italiano: Boffi s.p.a e Scavolini s.p.a. Molto seguito ha avuto anche l’iniziativa FSC Furniture Awards 2021, il concorso europeo per premiare le aziende del settore più virtuose, che ha visto ben 5 aziende italiane vincere su diverse categorie e premi speciali (su un totale di 11 premi assegnati).
Per quanto riguarda il tessile infine, sono 130 le certificazioni totali, +39,7% e un incremento di 37 unità rispetto all’anno precedente.
FSC, il marchio di certificazione forestale più conosciuto
Nel 2021 sono state 111 le aziende che hanno usufruito della licenza a scopo promozionale dei marchi FSC tramite il Promotional License Agreement (PLA), con 28 nuovi contratti siglati e un incremento a valore del 44% rispetto all’anno precedente.
Tra i settori maggiormente attivi si conferma l’agroalimentare, i retailer, seguiti dalla cosmesi e dal settore parafarmaceutico, gli studi di consulenza e altre ONG.